Archivio tag per 'p2p'

Lug
28

Links della settimana (53)

Come ogni lunedì, ecco una accuratissima selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Gen
14

Links della settimana (25)

Come ogni lunedì, ecco una nutritissima ed accurata selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Dic
05

Guardare partite di calcio, tennis e altri sport gratis tramite Internet con Sportstreaming

SportChi di voi non hai mai desiderato di vedere gli eventi sportivi completamente gratis?! Oggi c’è la soluzione: Sportstreaming, ovvero un sito tutto in italiano che permette di vedere partite di calcio (Serie A, Champions League ma anche la Bundesliga, Liga Spagnola, Premier League, etc.etc.), incontri di tennis, il golf, il basket e tanti altri sport in maniera completamente legale, senza violare la legge (almeno a loro dire!) grazie allo streaming (ovvero un metodo di trasmissione di file audiovisivi in tempo reale tramite Internet).

Tutto questo è possibile grazie al p2p (sì, lo stesso sistema utilizzato dai programmi di file sharing): quando i vari utenti si collegano al canale, scaricano inizialmente il flusso audio/video dal traker (ovvero la “fonte” dello stream) e, successivamente, si scambiano in automatico il canale tra loro. In questo modo si possono collegare infiniti utenti ad uno stesso canale, mantenendo comunque un’ottima qualità  del flusso audio e video ricevuto.

Il portale è diviso in varie sezioni: nella home page c’è la lista degli eventi del giorno e, per ognuno di essi, è specificato il tipo di programma necessario per visualizzarlo (sono tutti software gratuiti che potrete scaricare dalla pagina dei Programmi, dove troverete anche i link per scaricare le guide per il loro utilizzo). Ah, ovviamente, la maggior parte degli eventi non è in lingua italiana poichè lo streaming viene trasmesso da tv straniere anche se, per alcuni eventi, è possibile ascoltare anche la telecronaca in italiano!

Concludendo, non posso che consigliarvi di approfittare di questa ottima risorsa e auguravi buona visione :-)

Fonte immagine: BeliceWeb

Apr
06

Joost: la tv p2p creata dai fondatori di Skype e Kazaa

I creatori di Skype e Kazaa Niklas Zennstrà¶m e Janus Friis, ci riprovano con un altro “rivoluzionario” programma, chiamato Joost (precedentemente conosciuto come “The Venice Project”).

Ma perchè Joost è considerato rivoluzionario?! Perchè, fino ad oggi, i contenuti audio/video tramite internet venivano distribuiti in streaming (che necessita di server potenti e costosi), mentre Joost funziona tramite la piattaforma peer to peer (p2p).

Ma cos’è il p2p? Il p2p è realizzato attraverso un’architettura distribuita che presuppone la condivisione dei dati da parte di tutti gli utenti del servizio, evitando così la necessità  di server dedicati (come avviene per i programmi di file sharing).

Attualmente Joost è utilizzabile solo dai Beta Tester: io, essendo stato invitato dal gentilissimo Pugia, sono riuscito a provare il programma in anteprima e vi riporto le mie impressioni: anzitutto Joost (alla versione di sviluppo 0.9.1) è disponibile solo per Windows Xp Service Pack 2 e per i Mac basati su architettura Intel (chi un Mac PPC, come me, purtroppo non può utilizzarlo).

L’interfaccia grafica à© molto gradevole e curata (qui trovate alcuni screenshots) e i “canali” disponibili, al momento, sono circa una 30ina (tra cui: National Geographic, documentari, sport, cartoni, video musicali, etc.): dove per canale, bada bene, si intende dei video pre-registrati e non di trasmissioni “in diretta” (come avviene nella tv di casa, per intenderci) che dovrebbero, però, essere supportate in future evoluzioni del progetto.

In termini di banda, Joost è abbastanza esigente (quindi, chi ha la connessione a consumo, è tagliato fuori): circa 5Mb in download al minuto e tra tra i 50 e 100Mb all’ora per quanto riguarda l’upload.

Concludendo, pur essendo ancora ad uno stato abbastanza embrionale, Joost credo che sia un progetto da tenere d’occhio (viste le sue potenzialità  e visto che è sviluppato dai fondatori di Skype e Kazaa che hanno ampiamente dimostrato, sul campo, le loro capacità !) e soprattutto da provare.

Ovviamente ora molti di voi staranno blaterando tra sè e sè: “ma se hai detto che è ad invito, come lo proviamo?!”. E io vi rispondo: “Io allora cosa ci sono a fare?!” :-)

L’altro giorno, il team di sviluppo di Joost, nel segnalarmi la nuova versione del programma, mi ha regalato alcuni inviti per provare il programma da inviare a chi voglio . Io ne metto a disposizione 3, tutti per voi! Per averli, non dovete fare altro che inserire un commento a questo post con i seguenti dati:

  • nome
  • cognome
  • indirizzo email (valido, l’invito lo invierò lì)
  • e, tanto per rendere la cosa più interessante e per aggevolare i fedelissimi del blog, dovete inserire anche il mio segno zodiacale (indizio: il mio compleanno non è stato molto tempo fa..)

I primi 3 che inseriranno correttamente tutti i dati richiesti riceveranno, nella loro casella email, un invito per provare subito Joost!

Buon divertimento! :-)

Dic
16

ADSL e filtri sulle porte

Sono davvero moltissimi i provider che da alcuni mesi a questa parte hanno iniziato ad applicare pesanti limitazioni alle connessioni ADSL, rallentando o bloccando del tutto la connessione alla rete, nel caso venisse rilevato traffico peer-to-peer (p2p): il caso più eclatante è quello di Libero (il mio ISP).

Ma perchè i provider filtrano le porte? Semplicemente perchè ben oltre la metà  del traffico Internet a livello mondiale è generato dai software p2p nelle sue varie forme (in realtà  il protocollo ed2k, ovvero quello utilizzato da aMule/eMule, è il più diffuso per questa attività ); questo, per un provider, si traduce in una saturazione della banda disponibile e una conseguente inadeguatezza strutturale (troppo traffico generato rispetto alla banda disponibile). In più, nella babele delle nuove leggi, pare che anche il provider possa essere considerato parte attiva nella violazione della proprietà  intellettuale (perchè si sa, che spesso e volentieri dai protocolli p2p si scarica roba coperta dai diritti d’autore). I due motivi citati, sono più che sufficienti per portare molti operatori ad inibire l’utilizzo di questi software.

Cosa implicano queste limitazioni per l’utente finale? Semplicemente, risulta quasi impossibile scaricare dai protocolli p2p, oppure si raggiungono al massimo qualche decina di kbyte al secondo.

Per la vostra felicità , però, vi comunico che c’è un piccolo escamotage per cercare di raggiungere velocità  non dico normali, ma per lo meno decenti anche se la vostra ADSL filtra le porte p2p: basta configurare il programma di file sharing in modo da utilizzare la porta 1755 (tcp & udp) invece delle standard 4662 e 4672 (per quando riguarda aMule/eMule)!

Escamotage a parte, mi sorgono spontanee le seguenti domande:

  • perchè siamo il paese in Europa nel quale l’ADSL costa di più e il servizio è uno dei peggiori?
  • come si permettono i provider ad implementare i filtri descritti sopra senza che, sul contratto, non ci sia alcun accenno a questa limitazione (almeno l’utente finale potrebbe effettuare le scelta dell’operatore anche e soprattutto in base a tali limitazioni!)?
  • chi obbliga i provider ad offrire dei servizi che poi non riescono a mantenere per problemi loro strutturali? Mi spiego meglio con un esempio: Libero mi vende una adsl 4 Megabit (teorici ovviamente) a 29.95 euro mensili, che poi praticamente non sono neanche 2 Megabit, e di questi, non posso farci neanche quello che voglio?

Ovviamente io, come tantissimi altri utenti, ho contatto l’assistenza di Libero per chiedere spiegazioni, ma la risposta/giustifazione che abbiamo avuto è sempre stata questa:

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