Archivio tag per 'italia'

Mag
30

La vita è insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo. Il nostro tempo

Questo venerdì vi propongo due bellissime pubblicità  della nuova Fiat 500 in cui, attraverso lo sguardo di un bambino, viene ripercorsa la storia italiana degli ultimi cinquanta anni, dalla nascita della Repubblica ai giorni nostri, senza tralasciare gli episodi dolorosi e tragici. Due pubblicità  davvero toccanti, che mi fanno venire la pelle d’oca ogni volta che le (ri)vedo, grazie anche al bellissimo sottofondo musicale di Giovanni Allevi (Back to life)..

Prima versione:

Seconda versione:

E voi, sono piaciute?!

Dic
08

Free Tibet (ma anche Free Italy)

Prendo dal blog di Beppe Grillo e riporto interamente:

Dalai_Lama.jpg

Il Dalai Lama mi ha onorato di un incontro privato a Milano. Il Papa non ha voluto riceverlo, il presidente Napolitano neppure, Prodi è dato per disperso e il dalai-lema non lo vuole alla Farnesina. Camera e Senato non hanno ritenuto di doverlo ospitare ufficialmente. La Moratti ha deciso di usare prudenza, lo vedrà , ma insieme ad altri premi Nobel per non dare troppo nell’occhio. Dicono che si vestirà  da monaca di clausura per non farsi riconoscere. Solo Formigoni, onore al merito, lo vedrà  in via ufficiale. Siamo al trionfo della viltà . Il Dalai Lama è anche premio Nobel per la pace, oltre che guida spirituale dei buddisti tibetani e massima autorità  temporale del Tibet.
Quando la Cina era solo comunista il Dalai Lama veniva ricevuto da tutti, ora che la Cina è ipercapitalista il Dalai Lama è oscurato. Il dio denaro è la più forte tra le divinità  italiane. Templi in suo onore sono presenti al centro di tutte le città , sono le nuove chiese: le banche, le assicurazioni.
Uno degli uomini più importanti del mondo è trattato come un cane in Chiesa. La Confindustria è salva, l’Italia un po’ meno. Che differenza c’è tra la democrazia cinese e la nostra? Una sola, da loro la pena di morte è esplicita, ti sparano. Da noi ti isolano, ti diffamano, ti trasferiscono. Solo se è necessario ti ammazzano. E’ una dittatura buona. L’omicidio è solo l’ultima risorsa.

Il Dalai Lama in Cina è cancellato dalla Rete, se inserisci il suo nome sui motori di ricerca non lo trovi, in Italia questo non è ancora possibile. E la Rete parla di lui, mentre gli altri media minimizzano, tagliano, disinformano.
Il Dalai Lama mi ha regalato una sciarpa bianca, gli ho promesso che sarò per lui il Richard Gere italiano per la liberazione del Tibet. L’ho visto un po’ perplesso forse perchè sono più bello di Richard. Il blog farà  il possibile per dare informazioni sul Tibet. Per un Tibet libero. Conto sul vostro aiuto.

Se quanto scritto dal buon Beppe è vero, è un fatto davvero gravissimo e, se devo essere sincero, in questo momento mi vergogno di essere italiano.

Ah, vediamo di organizzarci anche per rendere l’Italia un paese davvero libero, perchè abbiamo solo l’illusione della libertà  e, quanto accaduto, ne è l’ennesima dimostrazione.

Feb
22

Skype lancia Skype PRO in Italia

Ho appena appreso dal blog italiano di Skype del lancio, in Italia, di Skype PRO di cui avevo parlato qualche tempo fa.

E’ nato Skype PRO, il nuovo pacchetto in abbonamento per le comunicazioni via Internet che offre chiamate a zero centesimi al minuto verso utenze di rete fissa insieme ai servizi Skype più utilizzati e a sconti sugli accessori e dispositivi hardware Skype Certifiedâ„¢.

I servizi Skype più apprezzati e usati come le videochiamate individuali tra utenti Skype, la messaggeria istantanea, il trasferimento file, le conference call che coinvolgono sino a 10 participanti o l’accesso a Skypecasts (conversazioni moderate cui partecipano contemporaneamente sino a 100 persone) restano gratuite per tutti gli utenti Skype del mondo. Inoltre, gli utenti Skype possono, come sempre, utilizzare Skype per effettuare chiamate gratuite da un account Skype a un altro.
Da oggi, tutti i servizi Skype più utilizzati sono racchiusi anche nel nuovo pacchetto in abbonamento Skype Pro, disponibile a soli 2 Euro al mese. Una proposta semplice e competitiva non solo per gli utenti abituati alle comunicazioni via internet.

L’abbonamento Skype Pro include:

  • chiamate a zero centesimi al minuto verso utenze di rete fissa in Italia (in precedenza, la tariffa era di 1.7 centesimi al minuto;
  • Skype Voicemail gratuita (contro una tariffa di 15 Euro l’anno);
  • 30 Euro di sconto sulla numerazione SkypeInâ„¢;
  • 5 Euro di credito Skype come parte dell’offerta promozionale;
  • 30 Euro di sconto su telefono cordless Philips VoIP 841;
  • 10 Euro di sconto su un telefono SMC WiFi;
  • sconti aggiuntivi su una serie di utility Skype Extra tra cui desktop sharing, avatar, emoticon e suonerie.

Per un periodo di tempo limitato, sarà  possibile attivare un abbonamento Skype Pro valido per cinque mesi al prezzo di 10 Euro, ricevendo gratuitamente 5 Euro di credito Skype. Al termine di questo periodo promozionale, i clienti potranno rinnovare il loro abbonamento al costo ordinario di 2 Euro al mese.

Niente male, direi..

Feb
03

L’Italia è un paese veramente libero?

Prendo spunto dal post del mio amico Paolo, per approfondire un po’ l’argomento della libertà  d’informazione in Italia.

Nel mondo, esistono organismi non governativi indipendenti che si assumono il compito di monitorare molti aspetti e indici della società . Così come, ad esempio, Amnesty International vigila sui diritti umani, c’è una organizzazione che prende il nome di Freedom House il cui compito è monitorare la condizione della libertà  di stampa in ogni paese della Terra.

Fatta questa premessa, per chi ancora non lo sapesse, l’Italia nel 2004, è passata dallo status di “paese libero” allo status di “paese parzialmente libero” nel “Rapporto sulla libertà  nel mondo” redatto dall’organizzazione citata precedentemente.

Nel rapporto 2005 (disponibile qui) l’Italia è al 77esimo, ultima tra le nazioni dell’Europa Occidentale, preceduta da nazioni come Ghana e Papua Nuova Guinea e considerata a livello di libertà  d’informazione solo “parzialmente libera”.

In quello del 2006 (disponibile qui) l’Italia è addirittura peggiorata, scendendo al 79esimo posto.

In un comunicato si legge che il cambiamento di status è dovuto all’alto livello di concentrazione dei media e ad una crescente pressione politica sui mezzi di informazione riscontrato nel nostro paese. “Questo trend è il risultato di 20 anni di governi che non sono riusciti a fare riforme strutturali che garantissero un giornalismo indipendente e l’accesso all’informazione”.

Qualcuno di voi potrebbe pensare che i dati di Freedom House siano poco affidabili: anch’io ho avuto lo stesso dubbio e ho cercato altro materiale in rete.
Ecco cosa ha prodotto la ricerca:

http://italy.peacelink.org/mediawatch/articles/art_14945.html

Purtroppo, come risulta chiaramente dai dati, non ci sono proprio giustificazioni: il nostro è un paese parzialmente libero.

Dic
19

L’ISTAT dice che l’Italia non è il paese di Internet

Nella pausa pranzo di oggi, stavo sfogliando il quotidiano “Il Centro” quando, in seconda pagina, scruto un articolo dal titolo: “L’Italia non è il paese di Internet“.

Andando avanti nella lettura dell’articolo, mi colpiscono alcuni dati (resi noti noti dall’Istat nel rapporto sulle tecnologie dell’ informazione e della comunicazione ad uso delle famiglie italiane): solo il 40% delle persone, in Italia, ha accesso ad internet da casa, rispetto da una media europea del 52%.

Questi dati posizionano l’Italia, in un tutt’altro che dignitoso, 15esimo posto in Europa: i capi delle classe sono Olanda (80%), Danimarca (79%) e Svezia (77%), mentre peggio di noi sono posizionate Ungheria (32%), Slovacchia (27%) e la Grecia (23%). Vicini a noi, ci sono la Francia (41%), la Spagna (39%) e il Portogallo (35%).

I motivi maggiori per cui le famiglie, in Italia, non si connettono alla grande rete sono la mancanza il pc nelle famiglie (53,9%) e il mancato accesso al web dalle abitazioni (64,4%). Invece, tra i motivi di chi non naviga in rete, c’è il disinteresse (40%) e l’incompetenza informatica (30%).

Per l’Istat, quindi, il mancato accesso alla rete è di natura socioculturale piuttosto che economico, in quanto la maggior parte delle famiglie non percepisce l’utilità  di questo strumento o non si ritiene in grado di utilizzarlo.

Chi però possiede un accesso alla rete, lo usa sempre più spesso; crescono, infatti, gli acquisti online: nell’ultimo anno quasi 3 milioni di italiani hanno fatto acquisti attraverso Internet (20,6%). Nonostante questo, le imprese italiane non amano il commercio on line: l’Italia è, infatti, al penultimo posto sia per gli acquisti sia per le vendite tramite internet all’interno dell’Unione Europea.

Purtroppo, nei dati, si evince ancora una differenza sostanziale tra Nord e Sud.

Nov
20

Bevande al benzene (nota sostanza cancerogena)?! No, grazie!

La leggenda narra che, già  15 anni fa, la FDA (la massima autorità  Statunitense di salute pubblica) e l’industria delle bevande analcoliche americana, scoprirono che la presenza di acidoascorbico e sodio benzoato fra gli ingredienti delle bibite analcoliche, poteva produrre benzene, una sostanza altamente cancerogena, i cui livelli nell’acqua potabile sono fissati a 10 ppb dalla World Health Organization (organismo mondiale della sanità ).

L’allarme, però, è partito solo otto mesi fa di nuovo dagli Stati Uniti ed è arrivato pure in Europa, dove però diverso è stato il modo seguito per gestirlo. Le Agenzie per la sicurezza alimentare inglese, tedesca e irlandese, invece, hanno sottoposto ad analisi decine e decine di campioni e in diversi casi sono giunti a decretare il ritiro dal commercio di alcuni prodotti.

In Italia, invece, di tale notizia non si è saputo quasi niente, quasi nessun telegiornale ne ha parlato e il ministero della Salute, per il momento, si è limitato a prendere per buone le analisi affidate alle aziende interessate. Risultato: tutto sotto controllo, qualche traccia individuata ma comunque al di sotto del limite di benzene fissato dall’Organizzazione mondiale della Sanità  che, come detto precedentemente, è di 10 ppb (dieci parti per miliardo ovvero 10 microgrammi ogni litro di bibita).

Il caso tuttavia non è chiuso, tanto che la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, sulla base dell’inchiesta del “Salvagente”, ha presentato un’interrogazione parlamentare e alcuni produttori si stanno muovendo per garantire al massimo la tutela del consumatore.

Continua la lettura di ‘Bevande al benzene (nota sostanza cancerogena)?! No, grazie!’




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