Archivio per Dicembre, 2006 pagina 2 di 2



Dic
18

David Pogue spiega perchè Microsoft Vista e Mac OS X non sono uguali

David Pogue, noto opinionista Mac, in questo video pubblicato nella home page di NewYorkTimes.com, evidenzia quanto Microsoft Vista ha (malamente..) scopiazzato da Mac OS X.

Imperdibile!

Dic
16

ADSL e filtri sulle porte

Sono davvero moltissimi i provider che da alcuni mesi a questa parte hanno iniziato ad applicare pesanti limitazioni alle connessioni ADSL, rallentando o bloccando del tutto la connessione alla rete, nel caso venisse rilevato traffico peer-to-peer (p2p): il caso più eclatante è quello di Libero (il mio ISP).

Ma perchè i provider filtrano le porte? Semplicemente perchè ben oltre la metà  del traffico Internet a livello mondiale è generato dai software p2p nelle sue varie forme (in realtà  il protocollo ed2k, ovvero quello utilizzato da aMule/eMule, è il più diffuso per questa attività ); questo, per un provider, si traduce in una saturazione della banda disponibile e una conseguente inadeguatezza strutturale (troppo traffico generato rispetto alla banda disponibile). In più, nella babele delle nuove leggi, pare che anche il provider possa essere considerato parte attiva nella violazione della proprietà  intellettuale (perchè si sa, che spesso e volentieri dai protocolli p2p si scarica roba coperta dai diritti d’autore). I due motivi citati, sono più che sufficienti per portare molti operatori ad inibire l’utilizzo di questi software.

Cosa implicano queste limitazioni per l’utente finale? Semplicemente, risulta quasi impossibile scaricare dai protocolli p2p, oppure si raggiungono al massimo qualche decina di kbyte al secondo.

Per la vostra felicità , però, vi comunico che c’è un piccolo escamotage per cercare di raggiungere velocità  non dico normali, ma per lo meno decenti anche se la vostra ADSL filtra le porte p2p: basta configurare il programma di file sharing in modo da utilizzare la porta 1755 (tcp & udp) invece delle standard 4662 e 4672 (per quando riguarda aMule/eMule)!

Escamotage a parte, mi sorgono spontanee le seguenti domande:

  • perchè siamo il paese in Europa nel quale l’ADSL costa di più e il servizio è uno dei peggiori?
  • come si permettono i provider ad implementare i filtri descritti sopra senza che, sul contratto, non ci sia alcun accenno a questa limitazione (almeno l’utente finale potrebbe effettuare le scelta dell’operatore anche e soprattutto in base a tali limitazioni!)?
  • chi obbliga i provider ad offrire dei servizi che poi non riescono a mantenere per problemi loro strutturali? Mi spiego meglio con un esempio: Libero mi vende una adsl 4 Megabit (teorici ovviamente) a 29.95 euro mensili, che poi praticamente non sono neanche 2 Megabit, e di questi, non posso farci neanche quello che voglio?

Ovviamente io, come tantissimi altri utenti, ho contatto l’assistenza di Libero per chiedere spiegazioni, ma la risposta/giustifazione che abbiamo avuto è sempre stata questa:

Continua la lettura di ‘ADSL e filtri sulle porte’

Dic
14

Recensione di High Times: Singles 1992-2006, il nuovo album di Jamiroquai

Lo scorso 3 novembre è uscito High Times: Singles 1992 – 2006, la prima raccolta di Jamiroquai che contiene 17 successi più due inediti. Questo album non è stato propriamente voluto dal cantante, ma imposto dalla sua ex-casa discografica dalla quale Jason Kay ha, non a caso, lasciato scadere il proprio contratto, annunciando di volersi impegnare anima e corpo nel sociale e di sperimentare nuove tendenze musicali meno votate alle vendite di dischi. A nulla, tra l’altro, è valso il buon riscontro che sta ottenendo il nuovo singolo Runaway.

High Times: Singles 1992-2006 è disponibile anche in un’edizione speciale con 2 cd, che includono alcuni degli indimenticabili remix di Jamiroquai, tra i quali il classico David Morales Remix di Space Cowboy. Il DVD, che avrà  lo stesso titolo, raccoglie tutti i video realizzati da Jamiroquai ed è stato pubblicato in contemporanea con l’album.

La tracklist del cd singolo comprende:

  1. When You Gonna Learn
  2. Too Young To Die
  3. Blow Your Mind
  4. Emergency On Planet Earth
  5. Space Cowboy
  6. Virtual Insanity
  7. Cosmic Girl
  8. Alright
  9. High Times
  10. Deeper Underground
  11. Canned Heat
  12. Little L
  13. Love Foolosophy
  14. Corner Of The Earth
  15. Feels Just Like It Should
  16. 7 Days Of Sunny June
  17. (Don’t) Give Hate A Chance
  18. Runaway (inedito)
  19. Radio (inedito)

Continua la lettura di ‘Recensione di High Times: Singles 1992-2006, il nuovo album di Jamiroquai’

Dic
14

Recensione di Twenty Five, il nuovo album di George Michael

In occasione dei venticinque anni di carriera di George Michael si trova ora nei negozi, a partire del 10 novembre, Twenty Five, una raccolta che contiene tutti i successi di George Michael, dall’epoca degli Wham! fino ad oggi, con alcuni brani inediti, tra cui un duetto con Paul McCartney.

Inoltre, Michael, dopo ben 15 anni, è tornato in tour, denominato 25 live, con uno spettacolo senza precedenti che celebrerà  tutta la sua carriera (i fans italiani che hanno assistito alle date italiane del 5 e 6 ottobre presso il DatchForum di Milano possono confermare!).

Twenty Five è disponibile in tre diversi supporti:

  • un doppio dvd che raccoglie inoltre tutti i videoclip finora prodotti da George Michael (per un totale di 40 filmati)
  • un doppio cd che contiene oltre ai “classici” come Everything She Wants, Freedom, Faith, Father Figure, Jesus to a Child, anche il singolo An Easier Affair, recente successo radiofonico, la bellissima This is not real love, cantata in duetto con Mutya (ex Sugarbabes) e la re-interpretazione di Heal the Pain, cantata con Paul Mc Cartney. Il tutto per un totale di 29 brani
  • un triplo cd in edizione limitata, che aggiunge un terzo disco dal titolo For The Loyal (che quarto brano inedito intitolato Understand) dedicato ai fan più fedeli, per un totale di ben 44 canzoni.

Ecco la scaletta del triplo cd:

Continua la lettura di ‘Recensione di Twenty Five, il nuovo album di George Michael’

Dic
13

Recensione del nuovo album di Laura Pausini, Io canto

Visto che Natale si avvicina e le idee sui regali da fare scarseggiano sempre, ho deciso di dedicare alcuni post (di cui questo è il primo) per recensire gli album musicali di recente uscita che mi sono piaciuti particolarmente e che vi consiglio di acquistare/regalare!

La prima recensione è dedicata a Io canto, il nuovo album di Laura Pausini: la cantante italiana più amata all’estero ritorna sulle scene musicali per comunicarci che ha ancora voglia di cantare, con un album di famose cover italiane.

Con Io canto, Laura Pausini intraprende dunque un percorso fra le più belle canzoni della musica italiana, come il primo singolo estratto dall’album intitolato Io Canto un vecchio successo di Riccardo Cocciante del 1979.

Il nuovo album di cover è principalmente composto di ballate, dove l’artista ci mostra tutta la sensibilità  della sua voce. Nello stesso tempo, la Pausini si avvale di famosi colleghi del calibro di Juanes, nella traccia Il mio canto libero e di Tiziano Ferro in Non me lo spiegare, ma anche di Johnny Hallyday nella cover Come il sole all’Improvviso di Zucchero. Fra le altre magistrali interpretazioni menzioniamo Spaccacuore di Samuele Bersani, Anima fragile di Vasco e a simbolica chiusura dell’album Strada facendo di Claudio Baglioni. Interpretata stupendamente, a mio giudizio, Nei giardini che nessuno sa, grande successo di Renato Zero.

Ecco la tracklist completa:

  1. Io canto
  2. Due
  3. Scrivimi
  4. Il mio canto libero (duetto con Juanes)
  5. Destinazione Paradiso
  6. Stella gemella
  7. Come il Sole all’improvviso (duetto con Johnny Halliday)
  8. Cinque giorni
  9. La mia banda suona il rock
  10. Spaccacuore
  11. Anima fragile
  12. Non me lo so spiegare (duetto con Tiziano Ferro)
  13. Nei giardini che nessuno sa
  14. In una stanza quasi rosa
  15. Quando
  16. Strada facendo

Continua la lettura di ‘Recensione del nuovo album di Laura Pausini, Io canto’

Dic
04

Copyright o copyleft? Creative Commons!

Una delle prime dispute nate sul valore culturale di Internet è stata quella tra i difensori del diritto d’autore (che si richiamano alle singole normative degli Stati per individuare, in ogni creazione dell’ingegno, un’opera protetta commercialmente e/o intellettualmente) e i fautori del copyleft che invece propugnano per Internet la possibilità  di far circolare liberamente le idee (e le opere).

Vediamo qualche dettaglio su queste due licenze:

  • Il copyright (termine di lingua inglese che letteralmente significa diritto di copia) è una forma di diritto d’autore in uso nel mondo anglosassone, in tempi recenti sempre più prossimo a divenire sinonimo del diritto d’autore vigente in Italia. àˆ solitamente abbreviato con il simbolo ©.
  • L’espressione inglese copyleft, gioco di parole su copyright, indica un tipo di licenza libera per la quale, pur garantendo le libertà  previste dalla definizione, vengono imposte delle restrizioni sul rilascio di opere derivate in modo tale da far sì che queste si mantengano sempre libere, generalmente sotto la stessa licenza dell’opera originale. L’espressione copyleft, in un senso non legale, può essere vista come il contrario di copyright, perchà© priva l’autore dell’opera di alcuni suoi diritti e li cede all’utente. Naturalmente, è l’autore stesso che decide di usare questo tipo di licenza e quindi è lui stesso che decide di perdere alcuni suoi diritti.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea? “Non è possibile una mediazione tra le due posizioni?”. Più o meno, è il ragionamento che sta alla base del progetto Creative Commons (CC), un’organizzazione non-profit nata negli Stati Uniti nel 2001 da Lawrence Lessing, la cui sede è nella prestigiosa Stanford Law School e che vive grazie all’impegno di esperti di informatica e di diritto. E’ una licenza definita come share alike (condividi allo stesso modo), ovvero una licenza copyleft parziale (o non completa): essa si propone di offrire una protezione più flessibile alle opere di ingegno tutelate dal diritto d’autore e contemporaneamente di favorire la diffusione di contenuti creativi attraverso strumenti di facile e libero utilizzo. Per facilitarne la diffusione e massimizzarne l’efficacia giuridica in altre giurisdizioni, Creative Commons ha lanciato l’iniziativa International Commons (iCommons) che ormai coinvolge decine di paesi e consiste, in una prima fase, nella traduzione e adattamento delle licenze alle giurisdizioni nazionali. Per l’Italia, il progetto è seguito da un gruppo di lavoro coordinato da Marco Ricolfi dell’Università  di Torino, a cui si sono affiancati, per gli aspetti tecnici, ricercatori dell’Istituto di Elettronica e Ingegneria dell’Informazione e Telecomunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IEIIT-CNR) con sede al Politecnico di Torino. Le licenze italiane sono state presentate nel dicembre 2004, due anni esatti dopo l’introduzione delle CCPL originali, e sono disponibili su www.creativecommons.org e sul sito italiano www.creativecommons.it

Le “CC” sono pensate per differenti discipline intellettuali quali la musica, la cinematografia, la fotografia, la letteratura e la produzione generica di testi o di altri contenuti creativi; attenzione, però, su un punto molto importante: offrire il proprio lavoro sotto la licenza Creative Commons non significa cedere il proprio copyright, ma soltanto offrire alcuni diritti a condizioni ben definite che liberano in parte i diritti che proteggono le opere creative, permettendone una migliore distribuzione e diffusione senza togliere la paternità  o altri diritti a coloro che le hanno create.

Ecco i dettagli delle Creative Commons Public Licenses (CCPL) italiane (versione 2.5):

Continua la lettura di ‘Copyright o copyleft? Creative Commons!’

Dic
01

Giornata mondiale per la lotta all’Aids

Oggi, 1° dicembre, come ogni anno, si rinnova l’attenzione su scala mondiale al problema Hiv/Aids che oramai colpisce quarantadue milioni di persone nel mondo. Una diffusione rapida in nuove regioni finora sfuggite al virus, come l’Europa orientale. L’Africa devastata e, nel prossimi cinque anni, una minaccia incombente sull’Asia.

L’istituzione più importante a livello internazionale nella lotta all’Aids è l’UNAIDS (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids) che, dal 2004, ha adottato lo stesso slogan per celebrare questa data: “STOP AIDS. KEEP THE PROMISE” che durerà  fino alla fine del 2010, anno in cui si dovrebbe “misurare” quanto è stato raggiunto in riferimento alla “Dichiarazione per l’Accesso Universale ai trattamenti nella risposta mondiale per la lotta contro l’Hiv/AIDS”.

Benchà© lo slogan sarà  lo stesso da qui al 2010 ogni anno vi sarà  una nuova parola chiave che indicherà  il focus dell’anno. Per il 2007 la parola chiave è “ACCOUNTABILITY“: UNAIDS ha puntato il dito verso questi soggetti “forti” e mette in primo piano la “RESPONSABILITà€” (Accountability), intendendo la responsabilità  di chi può fare la differenza nella risposta contro la pandemia, non quella del singolo individuo.

Per sostenere la LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids), dal 1° al 10 dicembre, invia un sms al numero invia 1 SMS al costo di 1 euro al numero 48587 dal tuo telefonino (per clienti TIM, Vodafone e Wind) o da telefono abilitato agli sms (per clienti Telecom Italia). Puoi donare 2 euro da rete fissa con la chiamata vocale (per clienti Telecom Italia). Aiuterai, così, la LILA a realizzare il Progetto Counselling.

Aids




Hai bisogno di un sito web?

Web&Dintorni

Vuoi collaborare a questo blog?

Ogni tipo di collaborazione è benvenuta!


Scrivimi all'indirizzo paolo.gatti@gmail.com o invia un messaggio sulla pagina Facebook!