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Set
08

V-day: grande successo per l’iniziativa lanciata da Beppe Grillo

V-daySi è rivelata un grande successo (probabilmente anche maggiore delle aspettative) l’iniziativa lanciata da Beppe Grillo il 26 giugno a Bruxelles davanti al Parlamento europeo (e organizzata interamente sul web), che si è concretizzata oggi, 8 settembre, in 179 piazze italiane e, pare, almeno 30 città  straniere tra cui: Barcellona, Calgary, Chicago, Madrid, New York e San Francisco.

In sintesi, lo scopo del V-day (ovvero Vaffanculo-day), è quello di avere un paese più pulito: per far ciò sono state raccolte circa 300 mila firme di cittadini che chiedono una legge che faccia uscire dal Parlamento i 25 deputati condannati in via definitiva e, più in generale, che impedisca l’ingresso in Parlamento a chi è stato condannato e a chi è in attesa della Cassazione. Altri punti cardine sono: escludere dal Parlamento chi sia stato eletto già  due volte (con effetto retroattivo) e ridare la libertà  ai cittadini di votare il loro candidato.

Il cuore del V-day è stato Bologna dove, fin dalle tre e mezzo del pomeriggio, nonostante il sole e il caldo, migliaia di persone hanno preso posto nella grande piazza Maggiore. E, secondo la stima ufficiale della questura, saranno cinquantamila a fine giornata.

Alla fine Grillo ha parlato di evento straordinario e, alla domanda “sta organizzando un suo partito, una sua lista?” (balenata dalla mente del ministro Giulio Santagata) ha risposto: “non hanno capito niente. I partiti sono incrostazioni della democrazia. Bisogna dare spazio ai cittadini. Alle liste civiche. Ai movimenti. Viviamo in partitocrazia, non in democrazia“.

Fonte foto: BeppeGrillo.it

Giu
30

Beppe Grillo organizza il V-Day (Vaffanculo Day)

Il famoso comico genovese, qualche giorno fa, è andato al Parlamento europeo per spiegare la palude in cui si trova l’Italia e cercare qualche consenso.

I temi principali da lui trattati sono stati questi:

  • il Parlamento italiano: contiene una settantina di individui giudicati in primo e secondo grado e 25 condannati in via definitiva. Avete capito in che mani siamo?!
  • il Parlamento italiano: no ai parlamentari di professione, nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.
  • la legge elettorale: è stata cambiata due anni fa per impedire ai cittadini di votare il loro candidato. I partiti (ovvero non più di dodici persone) hanno deciso chi doveva fare il deputato o il senatore. La legge fu voluta da Berlusconi, l’opposizione si oppose poi, una volta al Governo, Prodi l’ha confermata. E’ meglio, molto meglio, per i partiti far eleggere dei loro impiegati che avere in Parlamento dei rappresentanti dei cittadini. Meglio pregiudicati che liberi.

Ma Beppe Grillo non si è fermato qui: ha organizzato una manifestazione che dovrebbe, a suo dire, “restituire la libertà  di voto e di informazione all’Italia”:

l’otto settembre organizzerò in ogni città  d’Italia una manifestazione, l’ho chiamata Vaffanculo day. Una via di mezzo tra il D-day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Quel giorno gli italiani dovranno riprendere in mano il loro Paese distrutto da decenni di partitocrazia, di massoneria piduista, di intrecci tra banche e mafia, di ingerenze del Vaticano nella cosa pubblica, dalla informazione di Stato e di Berlusconi, dai conflitti di interesse.

Per aderire al Vaffanculo Day (e far presente, a chi “ci comanda”, che ci siamo rotti le scatole di essere presesi per il cul.. i fondelli), clickate qui. Per vedere il volantino della manifestazione, clickate qui.




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