Mag
28

Lo stereotipo del Mac user

AppleQualche tempo fa, stavo leggendo un interessantissimo articolo su The Apple Lounge, che cercava un po’ di identificare quello che è un po’ lo stereotipo del Mac user grazie allo studio di Mindset Media, un’azienda che si occupa di pubblicità  online per grandi brand come Nike, Apple, Coca-Cola.

Lo studio, basato su un’indagine condotta in un campione di 7500 intervistati, ha rivelato che:

le persone che sono molto aperte o, nel gergo di Mindset Media, “Openness 5’s“, hanno il 60 per cento in più di probabilità  delle persone nella media di avere acquistato un Mac. Questi acquirenti sono anche più liberali, meno modesti e più certi della propria superiorità  rispetto alla popolazione in generale.

Ma cos’è “l’Openness 5’s” a cui fa riferimento Mindset Media?

Mindset Media definisce “Openness 5’s” le persone che cercano nuove, varie e ricche esperienze, credendo che la fantasia e la curiosità  intellettuale contribuiscano a una vita ben vissuta.

Queste ultime parole ricordano un po’ il concetto espresso da Steve Jobs nel discorso tenuto il 12 giugno 2005 nell’università  di Standford, dove lui stesso aveva cominciato la sua carriera studentesca (poi abbandonata in favore di una, possiamo dirlo ora, sfavillante carriera imprenditoriale): “Stay Hungry. Stay Foolish.” ovvero “Siate affamati, curiosi (di conoscenza), siate folli“.

Io mi riconosco perfettamente nello stereotipo identificato da Mindset Media. E voi, utenti Mac all’ascolto, vi riconoscete in questo profilo?!

Fonte: The Apple Lounge

8 commenti a “Lo stereotipo del Mac user”


  1. 1 newmediologo
    28 Maggio 2008 alle 9:16 Quota

    Da quando ho Mac (circa 2 anni) e frequento le varie comunità  Mac vedo l’enorme divario culturale che c’è tra gli utenti Mac e gli altri.. Giornalisti, musicisti, blogstars, scrittori ed altre categorie di punta sono tutti Mac Users.. La comunicazione e la condivisione sono molto migliori e tutto è di un altro livello.. Il fatto di utilizzare qualcosa che funziona “senza se e senza ma” aiuta decisamente la gente a concentrarsi su creatività  e produttività  invece di passare il tempo a dare la caccia ai virus, ad installare drivers assurdi o a guardare il PC che si riavvia.. Tutte le volte che vado da qualche parte e tiro fuori il MacBook suscito la curiosità  degli astanti che mi fanno mille domande su Mac e qualcuno ci fa un pensierino visto poi che ogni Mac User diventa giocoforza un Mac Evangelist.. Dubito che tornerò mai indietro..

  2. 2 monossido
    28 Maggio 2008 alle 11:16 Quota

    potrebbe essere tutto vero ma una cosa è certa
    non sanno cos’è la libertà  di personalizzare modificare ridistribuire i programmi che usano
    non ho mai usato Mac OS ma le limitazioni che venogno imposte nei prodotti apple sono palesi

    e che non venga fuori la storia di apple che è a favore dell’open source plz
    senza rancore ;)

  3. 3 Paolo
    28 Maggio 2008 alle 22:50 Quota

    @newmediologo: concordo su tutto!

    @monossido: quali limitazioni?! Su Mac puoi compilare e far funzionare (quasi) tutti i programmi open source! Se poi intendi dire che il sistema operativo non è open source c’è da precisare che il “core” lo è, l’interfaccia grafica no.

    Ciao, Paolo.

  4. 4 newmediologo
    28 Maggio 2008 alle 22:58 Quota

    @monossido

    il 99% della gente che usa un computer non nemmeno cosa significhi Open Source e non gli interessa nemmeno saperlo, vogliono solo usare il computer per fare quello che devono fare.. Il fatto che io non sappia come funzioni la mia lavatrice non mi ha impedito di avere delle camicie pulite.. Mac è senza dubbio il genere di computer in grado di offire la migliore esperienza d’uso a tutti, da chi deve scrivere una letterina a chi costruisce clusters pazzeschi per studiare l’universo ed il sistema è uno solo che va bene per tutti, sempre pronto a sfoderare l’ostica shell nativa che si nasconde sotto la piacevolissima interfaccia grafica.. Anche un buon Linux può andare bene alla segrataria, semprechè sia stato installato e configurato a dovere da qualcun altro..

  5. 5 monossido
    28 Maggio 2008 alle 23:44 Quota

    Non vorrei addentrarmi troppo nella questione perchè non se ne esce più
    come newmediologo dice l’utilizzo medio del computer porta a non accorgersi molto se un OS è aperto o meno. Per questo io nel caso di apple guardo anche gli altri suoi prodotti (ripeto Mac OS non l’ho mai usato) è innegabile che con ipod e iphone apple abbia messo parecchi paletti alla libertà  di utilizzo da parte dell’utente.

    Il rapporto fra Darwin e il rilascio dei codici sorgenti non è delle più rosee, sopratutto per quanto riguarda la versione per x86 (ovviamente)
    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1491069
    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1590880

    Comunque sia nella notizia si parla dei “Mac users” che sarebbero persone molto aperte con fantasia e curiosità  intellettuale…ragionavo semplicemente sul fatto che queste affermazioni fanno a pugni con quello che software il proprietario può dare.

  6. 6 Paolo
    29 Maggio 2008 alle 0:36 Quota

    @monossido: gli articoli, come sicuramente avrai notato tu stesso, si riferiscono al 2006.

    Ora Darwin è open source: http://developer.apple.com/opensource/index.html

    che poi la Apple abbia messo dei “paletti” troppo restrittivi su alcuni suoi prodotti, sono assolutamente d’accordo..

    Comunque vedere le caratteristiche di “fantasia e curiosità  intellettuale” solo relativamente al software, io credo sia decisamente limitativo.

    Ciao, Paolo.

  7. 7 Camillo Miller
    29 Maggio 2008 alle 12:28 Quota

    @monossido

    capisco ciò che intendi, ma in realtà  il paradosso è solo apparente. Io sono un Mac User convintissimo ma ho anche esperienze passata da smanettone windows. non rimpiango nulla perchà© con il Mac la mia creatività  si sposta su un’altro livello.Fra le altre cose faccio musica e sono webdesigner freelance e ti assicuro che la sicurezza e la produttività  che riesco a raggiungere utilizzando un Mac con Leopard (UNIX al 100% ormai, pure certificato) non è paragonabile a nient’altro che io abbia provato finora.

    Sono anche un sostenitore di Ubuntu e di Linux in generale ma purtroppo la user experience non è minimamente paragonabile. La possibilità  di mettere le mani direttamente nel cuore del sistema è più un problema che un opportunità  per la stragrande maggioranza degli utenti.

    Se poi parliamo di iPod et similia il discorso è ancora diverso e io tutti ‘sti paletti comunque non li vedo. Se hai visto cosa si può fare con l’iPhone SDK sicuramente converrai che le possibilità  sono vastissime. Poi sinceramente un telefono o un dispositivo simile all’iPhone che permetta di fare ciò che fa iPhone ( e soprattuto che permetta di realizzare applicazioni native con un framework della complessità  paragonabile a quella di Cocoa Touch) io lo devo ancora vedere.

    Le limitazioni, in conclusione, sono un falso problema perchà© Apple non le impone subdolamente. Tu all’acquisto sai cosa compri e sai cosa ti offre. Hai una macchina che funziona senza chiederti nulla sin dal primo minuti che l’accendi e sulla quale hai una libertà  d’azione ad alto livello (in senso informatico) e quindi utilizzabile dalla quasi totalità  degli utenti.

    ;-)

  8. 8 monossido
    29 Maggio 2008 alle 14:11 Quota

    Ognuno ha il suo campo di interesse, è normale che un artista (anche il webdesigner è ovviamente un artista ;) ) che fa quasi solo quello non tiene in considerazione se può ricompilarsi il kernel o meno.
    Io studio informatica all’università  sono abituato a studiare anche cose che nella pratica non servono a niente ma non per questo meno interessanti. Sapere di poter gestire ogni parte del mio sistema senza che nulla mi venga nascosto lo trovo confortante. Passare ore a ricompilarmi il kernel per guadagnare 10secondi al boot potrebbe risultare stupido ma è una cosa che mi piace fare perchè è il mio ambito.
    Per questo discorsi come questo sono abbastanza personali…uno usa quello con cui si trova meglio a seconda delle sue esigenze. Forse ho sbagliato a considerare la fantasia e la curiosità  intellettuale solo nell’ambito dell software ma perdonatemi è il mio campo :D .
    Si potrebbe invece fare tutto un discorso a parte per quanto riguarda l’etica e le convinzioni ideologiche che stanno dietro al software libero. Spesso vengono considerati “talebanismi” ma a differenza delle questioni tecniche hanno potenzialmente la capacità  di convincere chiunque.

Lascia un commento

Nome

Email (non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)

Quanto fa 1 + 4 ? (protezione antispam)





Hai bisogno di un sito web?

Web&Dintorni

Vuoi collaborare a questo blog?

Ogni tipo di collaborazione è benvenuta!


Scrivimi all'indirizzo paolo.gatti@gmail.com o invia un messaggio sulla pagina Facebook!