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Feb
01

Perle di saggezza (7)

Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:

  • Spesso mentiamo a noi stessi perchè non siamo in grado di accettarci per quello che siamo. […] In fondo, il mentire nasconde sempre una qualche forma di paura… che non vogliamo ammettere, risolvere. Riconoscere questa paura e accettarla, ci rende più consapevoli, e ciò fa venir meno il bisogno della menzogna. (Praj)
  • Si continua a dire che è bello realizzare i propri sogni, perchè pochi sanno invece quanto sia infinitamente più appagante risvegliarsi definitivamente da essi. (Praj)
  • Solo la compassione è terapeutica, poichà© tutto ciò che nell’essere umano è malato, lo è a causa di una mancanza di amore: tutto ciò che non funziona nell’essere umano da qualche parte è associato all’amore: non è stato in grado di amare, oppure non è riuscito a ricevere amore; non è riuscito a condividere il suo essere. Da qui l’infelicità , ed è questo a creare ogni sorta di complesso interiore. Quelle ferite interiori possono affiorare in molti modi: possono diventare malattie del corpo, possono diventare malattie mentali; in ogni caso, in profondità  l’uomo soffre di una mancanza di amore. Come il cibo è necessario al corpo, l’amore è necessario all’anima. (Osho)
  • In verità , la fede nei propri piani e metodi è davvero messa alla prova quando non si ha davanti altro che un orizzonte buio pesto. (Mohandas Karamchand Gandhi)
  • Le creature che abitano questa terra – siano essi animali o esseri umani – sono qui per contribuire, ciascuno nel suo modo particolare, alla bellezza e alla prosperità  del mondo. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
  • L’amore mai non chiede e mai non dà ; l’amore non soffre, non si risente, non si vendica. (Mohandas Karamchand Gandhi)

Fonti: Perle di saggezza e Risveglio Interiore

Gen
11

Perle di saggezza (6)

Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:

  • La condizione di vuoto mentale non è la demenza dell’idiota, ma intelligenza sommamente attenta, non distratta da pensieri estranei. (Ramesh Balsekar)
  • L’ignoranza è la mancanza di discriminazione fra il permanente e l’impermanente, tra il puro e e l’impuro, tra la felicità  e la sofferenza, tra ciò che è in tuo potere e ciò che non lo è. (Pataà±jali)
  • Semina un pensiero e nascerà  un’azione. Semina un’azione e nascerà  un’abitudine. Semina un’abitudine e nascerà  un carattere. Semina un carattere e nascerà  un destino. Poichà© la mente precede i modi d’essere, originati dalla mente, creati dalla mente. Nella mente ha origine la sofferenza; nella mente ha origine la cessazione della sofferenza. (Anguttara Nikay)
  • Non inseguire il passato, non cercare il futuro; il passato è andato, il futuro deve ancora venire, ma osserva chiaramente sul posto, l’oggetto che c’è adesso, così troverai e vivrai in un tranquillo, stabile stato mentale. (Buddha)
  • Colui che, pur non avendo alcuna istruzione, ascolta i sapienti, ne ricaverà  un sostegno per le avversità . Le parole che fuoriescono dalle labbra degli uomini retti sono come un punto d’appoggio sicuro in un luogo scivoloso. (Tirukkural XLII)
  • Sofferenza è un termine fondamentale nel pensiero buddista. àˆ una parola-chiave e va capita bene. Il termine pali è dukkha e non indica soltanto il dolore del corpo. Include anche quel sottile e profondo sentimento di insoddisfazione che è parte di ogni momento psichico e che deriva direttamente dal sempre mutevole sostrato mentale. L’essenza della vita è sofferenza, disse il Buddha. A prima vista sembra un’affermazione troppo cupa e pessimistica. Sembra perfino falsa. Dopotutto, c’è abbondanza di periodi di tempo in cui siamo felici. Non è così? No, non è così. Sembra soltanto. Prendi un momento qualsiasi in cui ti ritieni davvero soddisfatto ed esaminalo approfonditamente. In fondo, sotto la gioia, troverai quel sottile e onnipervadente ronzio carico di tensione, la sensazione che, non importa quanto questo momento sia fantastico, sta comunque per concludersi. Non importa quanto tu abbia guadagnato o vinto, sei destinato o a perderne una parte o a passare il resto dei giorni a custodire quel che hai ottenuto e a progettare come averne di più. E, alla fine, sei destinato a morire. Alla fine, perderai tutto. àˆ tutto transitorio. (Henepola Gunaratana)
Dic
29

Perle di saggezza (5)

Torna l’appuntamento con la rubrica Perle di Saggezza, pensieri su cui riflettere..

  • Dopo aver guardato il male negli occhi dopo aver chiesto e ricevuto perdono, lasciamoci alle spalle il passato, non per dimenticarlo, ma perchè esso non ci renda schiavi. (Desmond Tutu)
  • E che cos’è, monaci, il retto pensiero? àˆ il pensiero della rinuncia, il pensiero del non-odio, il pensiero della nonviolenza. Questo, monaci, è il retto pensiero. (Digha Nikaya)
  • Un uomo vuole appendere un quadro. Ha il chiodo, ma non il martello. Il vicino ne ha uno, così decide di andare da lui e di farselo prestare. A questo punto gli sorge un dubbio: E se il mio vicino non me lo vuole prestare? Già  ieri mi ha salutato appena. Forse aveva fretta, ma forse la fretta era soltanto un pretesto ed egli ce l’ha con me. E perchà©? Io non gli ho fatto nulla, è lui che si è messo in testa qualcosa. Se qualcuno mi chiedesse un utensile, io glielo darei subito. E perchà© lui no? Come si può rifiutare al prossimo un così semplice piacere? Gente così rovina l’esistenza agli altri. E per giunta si immagina che io abbia bisogno di lui solo perchà© possiede un martello. Adesso basta! E così si precipita di là , suona, il vicino apre, e, prima ancora che questo abbia il tempo di dirgli “buon giorno”, gli grida: “Si tenga pure il suo martello, villano!” (Paul Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici)
  • La gloria è insita nel tentativo di raggiungere il proprio obiettivo e non nel suo raggiungimento. (Mohandas Karamchand Gandhi, 1942)
  • Meglio di un regalo donato con cuore gioioso sono le dolci parole pronunciate con un allegro sorriso. (Tirukkural)
  • Ricordati che non sei il solo a ritenerti speciale. Tutti lo fanno. E’ l’idea più comune che esista. Il tuo essere veramente speciale si mostra invece quando sei serenamente ordinario. (Praj)

Fonti: Perle di saggezza e Risveglio Interiore

Dic
12

Perle di saggezza (4)

Torna l’appuntamento con la rubrica Perle di Saggezza, pensieri su cui riflettere..

  • La nostra Forza interiore è direttamente proporzionale alla capacità  di riconoscimento e ammissione delle nostre debolezze. (Praj)
  • Il vero amore è amare chi vi odia; amare il prossimo, anche se non vi fidate. (Mohandas Karamchand Gandhi)
  • Prego per tutti noi, oppressore e amico, che insieme si possa riuscire a costruire un mondo migliore attraverso l’amore e l’umana comprensione, e che in tal modo si possano ridurre il dolore e la sofferenza di tutti gli esseri viventi. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
  • Il Buddha paragonò la gente a quattro tipi di vasi di coccio. Il primo tipo ha dei buchi sul fondo: per quanta acqua ci si metta, viene sempre fuori; quando una persona di questo tipo viene a conoscenza del Dhamma, gli entra da un orecchio ed esce dall’altro. Il secondo tipo di vaso è crepato: se ci si versa dentro il Dhamma, ne vien fuori lentamente, finchà© non si svuota del tutto. Il terzo tipo è pieno fino all’orlo d’acqua stagnante: convinzioni e opinioni. Non vi si può versar dentro nulla di nuovo, perchà© sanno già  tutto. L’unico recipiente utile è quello del quarto tipo, senza buchi nà© crepe e completamente vuoto. (Ayya Khema)
  • La mente diventa chiara e serena quando si coltivano le qualità  del cuore: amicizia per il leggiadro, compassione per il sofferente, felicità  per il puro e imparzialità  per l’impuro. (Pataà±jali)
  • La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero. àˆ la fonte di tutta l’arte e della scienza. La persona cui quest’emozione è estranea, che non riesce più a fare una pausa per stupirsi e farsi rapire dalla meraviglia, è come un morto: ha gli occhi chiusi. (Albert Einstein)
  • àˆ il nostro atteggiamento mentale a rendere il mondo ciò che esso è per noi. àˆ il nostro pensiero a rendere le cose belle oppure brutte. Il mondo intero è nella nostra mente. (Swami Vivekananda)

Fonti: Perle di saggezza e Risveglio Interiore

Nov
21

Perle di saggezza (3)

Come ogni settimana, torna la rubrica Perle di Saggezza, pensieri su cui riflettere..

  • Un uomo che va cercando Dio è nelle stesse condizioni di un pesce che, pur essendovi immerso, cerca il mare. (Praj)
  • Se non ti accetti totalmente per quello che sei non potrai mai conoscere te stesso. E non puoi accettare te stesso se non ti conosci per quello che sei. (Praj)
  • La certezza di amare può essere espressa soltanto quando il dono è disinteressato, non pretende nulla in cambio ed è senza aspettative di sorta; quando si rivolge soprattutto alla dimensione essenziale dell’altro. (Praj)
  • La visione dell’interdipendenza apporta una grande apertura mentale. In generale, invece di renderci conto che ciò che sperimentiamo nasce da una complessa rete di cause, tendiamo ad attribuire la felicità  o la tristezza – per esempio – a singole fonti individuali. Ma se così fosse, non appena entrassimo in contatto con ciò che riteniamo sia il bene, saremmo automaticamente felici e – viceversa – in caso di cose cattive, sempre tristi. Le cause della gioia e del dolore sarebbero facili da individuare e da raggiungere. Sarebbe tutto molto semplice e non vi sarebbe alcun motivo per la rabbia e l’attaccamento. Quando, d’altra parte, consideriamo che tutto ciò che sperimentiamo risulta da una complessa interazione di cause e condizioni, comprendiamo che non esiste una sola cosa da desiderare o da respingere, ed è più difficile per le afflizioni della rabbia o dell’attaccamento insorgere. In questo modo il punto di vista dell’interdipendenza rende la nostra mente più rilassata e aperta. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
  • Il destino che fa diminuire la prosperità  aumenta l’ignoranza; il destino che diminuisce la perdita, espande la conoscenza. (Tirukkural XXXVIII)

Fonti: Perle di saggezza e Risveglio Interiore

Nov
09

Perle di saggezza (2)

Torna la rubrica Perle di Saggezza, pensieri su cui riflettere..

  • I saggi non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto quello che dicono. (Raimon Panikkar)
  • Stando con te stesso… Osservandoti nella vita quotidiana con attento interesse, con l’intenzione di capire piuttosto che di giudicare, nell’accettazione completa di qualunque cosa possa emergere, per il solo fatto che è lì, tu dai modo a ciò che è profondo di venire in superficie e di arricchire la tua vita e la tua coscienza con le sue energie imprigionate. Questo è il grande lavoro della consapevolezza: rimuove gli ostacoli e libera le energie tramite la comprensione della natura della vita e della mente. L’intelligenza è la porta della libertà  e l’attenzione cosciente è la madre dell’intelligenza. (Nisargadatta Maharaj)
  • Noi siamo ciò che i nostri pensieri hanno fatto di noi; perciò fate attenzione a ciò che pensate. Le parole sono secondarie, i pensieri vivono, viaggiano lontano. Se pensate a un disastro, lo vedrete; rimuginate sulla morte e affretterete la vostra dipartita. (Swami Vivekananda)
  • La vita è ciò che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti. (John Lennon, Beautiful Boy, 1980)
  • Non hai la facoltà  di scegliere come o quando morire. Puoi decidere soltanto come vivere. (Joan Baez
  • Io, Nichiren, ho studiato il buddismo fin da bambino. La vita è incerta. Anche quando esali il respiro, non sei sicuro di poterlo inalare di nuovo. Si muore più rapidamente di quanto la rugiada svanisca nel vento. Il saggio e lo stolto, il giovane e il vecchio, sono soggetti alla legge della transitorietà  della vita. Di conseguenza bisogna sempre sapere che la morte arriva per tutti e si dovrebbe accettarla solennemente, dando un senso al trascorrere di questa vita preziosa. (Nichiren Shonin)

Fonte: Perle di saggezza

Ott
26

L’uomo è quell’essere vivente attraverso il quale il logos transita..

Quest’oggi, per la “rubrica” Perle di saggezza, vi segnalo una intervista di Raimon Panikkar (sacerdote cattolico laureato in filosofia, chimica e teologia, autore di più di quaranta libri e di diverse centinaia di articoli) ricca di contenuti davvero profondi.

Prendetevi poco più di 6 minuti di pausa ed osservate e, soprattutto, ascoltate con attenzione: Purtroppo Youtube ha rimosso il video, comunque ve ne propongo un altro forse non bello come il precedente, ma ugualmente interessante: Vi annuncio ufficialmente che Youtube mi odia: ha rimosso anche il secondo video che avevo postato.

A questo punto, credo sia meglio postare qualche perla “testuale” di Raimon Panikkar e non solo:

  • Quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur (ognuno riceve secondo la capacità  che ha di ricevere). (Raimon Panikkar)
  • Non si può cercare la saggezza, darle la caccia come fosse un oggetto. […] Essa non rappresenta la meta finale di un lungo pellegrinaggio. (Raimon Panikkar)
  • L’uomo è quell’essere vivente attraverso il quale il logos transita. (Raimon Panikkar)
  • I nostri problemi, sia quelli che sperimentiamo fuori di noi, come guerre, crimini e violenza, sia quelli che sperimentiamo dentro di noi, come sofferenza emotiva e psicologica, non si risolveranno finchà© non presteremo attenzione a questa nostra, sempre negletta, dimensione interiore. […] Quel che propongo è una rivoluzione spirituale. (Tenzin Gyatzo, XIV Dalai Lama)
  • Il primo punto… è tagliare la catena di associazioni di concetti e parole che invadono la mente col ricordo del presente, di quel che c’è. Perciò, in un verso famoso il Buddha dice: “Non aggrapparti al passato, non rincorrere il futuro. Il passato è andato. il futuro deve ancor venire. Guarda con chiarezza la vita così com’è, qui e adesso, senza farti tirar dentro, senza vacillare: così devi esercitarti”. (Bhikkhu Mangalo)
  • Creare una nuova religione mondiale è difficile e non particolarmente desiderabile. Tuttavia, poichà© l’amore è fondamentale per tutte le religioni, si potrebbe parlare di una religione universale dell’amore. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
  • Come una madre veglia sul proprio unico figlio, disposta a rischiare la vita per proteggerlo, così, con un cuore sconfinato, si amino tutti gli esseri viventi, soffondendo il mondo intero con sconfinata amorevolezza. (Metta Sutta)

Fonte di alcune perle: Perle di saggezza

Ott
09

La parole non c’entrano

Perle di saggezzaE’ da un po’ che avevo in mente di fare un rubrica nella quale raccogliere le “perle di saggezza” lette su libri, riviste, internet, etc.etc. Oggi mi sono deciso a concretizzarla così, per iniziare, vi propongo questa perla postata, poco fa, da Isa sul gruppo Sapere amare:

…come la corrente elettrica passa, quando i fili non sono isolati, l’amore è una corrente che passa, in modo naturale, tra gli esseri umani, quando si sono spogliati del loro orgoglio, delle loro ambizioni, del bisogno di accaparrare, accumulare, conservare, rivendicare.
Sono questi gli isolanti dell’amore.
Non serve a niente parlare.
Bisogna dimostrare.
L’amore è la vita.
Le parole non c’entrano.

da uno scritto di Vlady Stevanovitch

Fonte immagine: Risveglio interiore

Lug
28

Rompere gli schemi per non essere dei giovani già  vecchi

Brano tratto da “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto” di Paulo Coelho:

[…]
I suoi occhi si sono illuminati di un bagliore diverso. Sapevo che stava superando quegli ostacoli.
Ho liberato una mano, ho preso un bicchiere e l’ho spostato sul bordo del tavolo.
“Cadrà ” ha detto lui.
“Esatto. Voglio che tu lo faccia cadere.”
“Rompere un bicchiere?”
Sì, rompere un bicchiere. Un gesto in apparenza semplice, ma che implica terrori che non giungeremo mai a comprendere appieno. Che cosa c’è di sbagliato nel rompere un bicchiere di poco valore, quando tutti noi, senza volerlo, abbiamo già  fatto la stessa cosa nella vita?
“Rompere un bicchiere? ” ha ripetuto. “Per quale motivo?”
“Posso spiegartelo,” ho risposto “ma, in verità , è solo così, per romperlo.”
“Per te?”
“No, è chiaro”.
Lui guardava il bicchiere sul bordo del tavolo, preoccupato che cadesse.

Continua la lettura di ‘Rompere gli schemi per non essere dei giovani già  vecchi’




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